“LA LOCANDIERA” di Carlo Goldoni è uno dei testi più noti ed interpretati tra le commedie teatrali italiane: l’affascinante Mirandolina, che gestisce da sola una rinomata locanda, è una donna di cui tutti sono innamorati, sia i suoi ospiti (il Marchese e il Conte), sia il giovane cameriere Fabrizio, al suo fianco da anni. Finché alla locanda non giunge il Cavaliere di Ripafratta, un uomo che si vanta di non aver mai amato alcuna donna e si mostra sprezzante nei confronti di Mirandolina. La donna decide di vendicarsi, e di usare tutte le sue arti femminili per conquistare il cuore del burbero Cavaliere…
In questa interpretazione, però, alla vicenda principale si intreccia l’elemento del metateatro: i protagonisti della commedia, infatti, sono i quattro attori che dovranno portarla in scena, accompagnati e diretti da una “capocomica” dal carattere decisamene difficile e dalle idee registiche piuttosto insolite.
Prima di tutto, i personaggi vengono assegnati in modo casuale, estraendoli a sorte tra gli attori, apparentemente contro ogni regola del “phisique du role”…
Il pubblico assiste, poi, ad un vero e proprio esperimento: è possibile applicare il doppiaggio in teatro? Vedere un attore recitare con il corpo e muovere la bocca, ma sentire la voce di un altro attore, che da fuori scena legge e interpreta le sue parole?
Tra le vere battute del copione e l’involontaria comicità dei malintesi tra attori e regista, i nostri cinque cercano, faticosamente, di portare a casa lo spettacolo.
Un insolito e divertentissimo esperimento artistico, tra commedia, lettura e metateatro…

Adattamento e regia:
Annalisa Platania

Con:
Paolo Bergonzi, Andrea Narducci, Annalisa Platania, Andrea Zuliani 

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